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Credito d’imposta – ricerca e sviluppo 2022

Published On: 24 Gennaio 2023Tags: ,

Il vecchio credito di imposta R&S è stato sostituito, con la legge di bilancio 2020, da un nuovo credito d’imposta per investimenti in ricerca e sviluppo, transizione ecologica, innovazione tecnologica 4.0 e altre attività innovative.

Legge di bilancio 2022

La legge di bilancio 2022, all’art. 1, comma 45 ne proroga la validità e ne rimodula le percentuali:

  • 1

    il credito d’imposta per investimenti in ricerca e sviluppo, viene prorogato sino al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2031, mantenendo la percentuale del 20% fino al 31 dicembre 2022, nel limite di 4 milioni di euro. Dal 2023 al 2031 la misura è del 10 % e nel limite di 5 milioni di euro;

  • 2

    il credito d’imposta per le attività̀ di innovazione tecnologica e di design e ideazione estetica è prorogato fino al periodo d’imposta 2025, mantenendo la percentuale del 10% per il 2022 e il 2023. Per il 2024 e 2025 la percentuale è del 5%. Il limite annuo è sempre di 2 milioni di euro;

  • 3

    il credito di imposta per le attività̀ di innovazione tecnologica finalizzate alla realizzazione di prodotti o processi di produzione nuovi o sostanzialmente migliorati per il raggiungimento di un obiettivo di transizione ecologica o di innovazione digitale 4.0, è prorogato fino al 2025. Resta al 15% per il 2022, nel limite di 2 milioni di euro. E’ fissato al 10% per il 2023 con un limite massimo annuo di 4 milioni di euro. E’ determinato al 5% per i periodi d’imposta 2024 e 2025, nel limite di 4 milioni.

  • 4

    Ligula tempor nisl sem nam vestibulum congue hac pellentesque.

Le disposizioni attuative

Pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 182 del 21 luglio 2020 il decreto 26 maggio 2020 del Ministro dello Sviluppo Economico, che definisce le modalità attuative del credito d’imposta R&S e innovazione per il periodo successivo al 31 dicembre 2019. Nello specifico il decreto identifica i criteri per la corretta classificazione sul piano tecnico delle attività di ricerca e sviluppo, di innovazione tecnologica e di design e innovazione estetica ammissibili al credito d’imposta e fornisce le indicazioni operative relative alle spese ammissibili e al loro calcolo.

In particolare, come riportato sul sito del Mi.SE.

Soggetti interessati all’agevolazione

Possono utilizzare il bonus ricerca e sviluppo tutte le imprese e le stabili organizzazioni di soggetti non residenti in Italia nel caso di contratti stipulati con imprese residenti o localizzate in Paesi non black list.

Sono incluse anche le imprese agricole e individuali che svolgono attività che rientrano nel reddito agrario. Sono esclusi i soggetti in crisi o quelli non in regola con le norme in materia di sicurezza sul lavoro o con i pagamenti contributivi.

Oggetto dell’agevolazione

L’agevolazione è applicabile alle spese in investimenti in ricerca e sviluppo, innovazione tecnologica, anche volta ad un obiettivo di transizione ecologica o di innovazione tecnologica 4.0 e altre attività innovative (design e ideazione estetica) che saranno sostenute fino a tutto il 31 dicembre 2022.

Il bonus riguarda ad esempio le spese (non più previsto un valore minimo di spesa) per l’utilizzazione e/o l’acquisizione di strumenti e attrezzature di laboratorio e di privative industriali e quelle relative a personale interno addetto ad attività di ricerca e sviluppo, oppure per consulenza extra muros.

L’importo massimo utilizzabile è, per singolo beneficiario, determinato in base alle tipologie di attività che si svolgono.

Le spese devono riguardare specifiche attività di sviluppo quali, a titolo esemplificativo l’elaborazione di progetti pilota o prototipi oppure quote di ammortamento o spese per il personale. Ad esempio:

  • ricercatori e tecnici titolari di rapporto di lavoro subordinato o autonomo o altro rapporto diverso dal lavoro subordinato direttamente impiegati nelle operazioni di ricerca e sviluppo;

  • personale titolare di rapporto di lavoro subordinato o di lavoro autonomo direttamente impiegato nelle operazioni di IT, o nello svolgimento delle attività di design e ideazione estetica.

Condizioni per utilizzare l’agevolazione

Le spese devono essere opportunamente documentate e certificate da un collegio sindacale o da un revisore esterno (il cui costo rientra tra le spese agevolabili).

Il credito di imposta va indicato nella relativa dichiarazione dei redditi del periodo d’imposta nel corso del quale i costi sono stati sostenuti e deve essere utilizzato esclusivamente in compensazione, a decorrere dal periodo d’imposta successivo a quello in cui i costi sono stati sostenuti (i costi, imputabili al 2020, possono essere anche riferiti a progetti iniziati in periodi d’imposta pregressi). Non può in alcun modo essere chiesto a rimborso o costituire oggetto di cessione.

Riversamento spontaneo in caso di indebito utilizzo

Il Decreto Fiscale 2021 (D.L. 146/2021) prevede una procedura per la restituzione, senza applicazione di sanzioni e interessi, dei crediti d’imposta per investimenti in attività di ricerca e sviluppo da parte di soggetti che li hanno indebitamente utilizzati.

È necessario inviare un’istanza all’Agenzia delle entrate entro il 30 settembre 2022. Il versamento dell’importo indicato nell’istanza può essere effettuato in un’unica soluzione, entro il 16 dicembre 2022, ovvero in tre rate di pari importo, di cui la prima da corrispondere entro il 16 dicembre 2022 e le successive entro il 16 dicembre 2023 e il 16 dicembre 2024.

Download scheda di sintesi

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